ROMA, 19 SETTEMBRE 2005 - Il Tribunale di Roma ha condannato il servizio sanitario pubblico a sostenere le spese di ricovero in Gran Bretagna di un giovane autistico romano che non aveva trovato sistemazione in una struttura italiana.

A rendere nota la notizia e' l'avvocato Domenico d'Amati che ha assistito i genitori del ragazzo. La famiglia, ha spiegato il legale, aveva fatto presente la mancanza di possibilità di cura dell'autismo in Italia a causa del numero molto limitato degli istituti specializzati , con ''conseguenti lunghe liste di attesa per entrarvi''.

Dopo aver affidato ad un consulente tecnico l'incarico di svolgere un'indagine per verificare la situazione, il giudice Maria Lavinia Buconi, ha spiegato l'avvocato d'Amati, ''ha condannato la ASL Rm B al pagamento di una retta mensile di frequenza in una struttura di Gloucester fino a quando non si renderà disponibile il posto per il giovane autistico in una struttura italiana''.